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Vergogna perché? come mai mi vergogno!

o. Vergogna da cosa nasce

La vergogna è emozione secondaria, ossia e un’emozione complessa, più strutturata rispetto alle altre. E’strettamente correlata alla percezione che si ha di se stessi.

L’emozione della vergogna nasce da alcune convinzioni che abbiamo su noi stessi come ad esempio “Io sono una persona viziata, inadeguata, sbagliata, cattiva, senza importanza, immeritevole o non abbastanza buona.”
Queste credenze  le acquisisci durante l’arco della vita attraverso diverse esperienze, perlopiù durante l’infanzia ma non solo. Queste ci fanno credere che ci sia qualcosa di sbagliato in noi, qualcosa di cui vergognarsi appunto. Il risultato di ciò è di non sentirsi visto, amato, apprezzato e capito.   Eccone un esempio: ci sono bambini a cui per un azione sbagliata è stato detto chiaro e tondo che non erano a posto – che erano stupidi, cattivi o immeritevolialtri bambini hanno concluso che c’era qualcosa di sbagliato in loro dal modo in cui sono stati trattati. In questi esempil bambino coglie di essere sbagliato lui, quando frequentemente è l’azione ad essere stata scorretta, quindi un aspetto specifico e non lui nella sua interezza.

Detto questo si può comprendere che la funzione della vergona è quella di assicurare che alcune nostre caratteristiche non vengano percepite e viste dagli altri perchè considerate da noi stessi sbagliate, si evince quindi l’importantissimo ruolo a livello sociale.

Cause principali della vergogna

Ci sono altre innumerevoli cause per le quali si sperimenta vergogna.

Infatti ognuno possiede degli aspetti che considera delle vulnerabilità o dei difetti, che siano interiori o esteriori, e per quelli più importanti proviamo vergogna.

Le piu frequenti possono essere le seguenti:

  • Quando si fa qualcosa di inopportuno
  • per i complimenti che si pensa non meritare
  • per la mancanza di competenze
  • quando hanno liti con le persone importanti
  • quando ci si vergonga per qualcun altro
  • a volte ci si vergogna di vergognarsi
  • quando apparteniamo ad un gruppo del quale non condividiamo aspetti importanti come ad es della propria famiglia

Qualunque sia la motivazione per cui puoi provare quest’emozione se duratura è estremamente dolorosa.

E’ un’emozione complessa e difficilmente la puoi sperimentare in modo esclusivo ma è accompagnata da altre emozioni come tristezza, ansia, rabbia, colpa, imbarazzo. Non dimenticare che la vergogna viaggia insieme a pensieri come il fallimento, l’annullamento o disistima.

Uno psicologo ma soprattutto uno psicoterapeuta può aiutare a suparare il disagio che provoca quest emozione. Presso il mio studio troverete comprensione ascolto e una chiave per superarlo, ma la cosa importante e che troviate, e  non importauna dove, una chiave per affrontare la vergogna per vivere al meglio la vita. Si puo cambiare questa parte di sè!

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Psicologo Milano Online Consulenze Psicologiche

Psicologo Milano online, come funziona la consulenza psicologica online?

Come psicologa- psicoterapeuta  offro consulenze in presenza ma anche da rempoto. Lo studio Psicologo Milano offre la consulenza online attraverso i principali canali come zoom, whatsapp video, google meets. un altra poiattaforma per chi lo desidera è sempre via videochiamata attraverso miodottore cliccando qui potrete consultare anche le mie disponibilità.

Come funziona il servizio di Psicologo Milano online?

Il primo passo per prenotare una consulenza psicologica da remoto può avvenire, via whatsapp al 3333977762 specificando la richiesta di consulenza Psicologica online inserendo le vostre perferenze per giorni ed orari di appuntamento. Iin alternativa potete scrivermi via mail a Dr.bottasni@gmail.com sempre specificando le vostre preferenze.

Il servizio Psicologo Milano online serve per poter esporre la ragione per cui viene richiesta una consulenza, e decidere se il servizio offerto fa il caso proprio. In alcuni casi si potrebbe essere indirizzati verso lo studio oppure potrebbe essere concordata la continuazione on line.

Cosa fare per usufruire della consulenza  Psicologo Milano online?

Innanzitutto è necessario avere una buona connessione a internet. Molto importante per la riuscita di un buon colloquio è accertarsi che il microfono e la webcam/ videocamera del cellulare frontale siano ben funzionanti.

Oltre agli aspetti sopracitati quello piu importante per una buona consulenza e trovarsi in un luogo tranquillo in cui ci sia la possibilità di parlare liberamente e di dare sfogo alle proprie emozioni.

Il pagamento per le sedute avviene contestualmente e può essere effettuato via bonifico su conto corrente, le cui coordinate verranno fornite nel momento in cui si richieda la consulenza, oppure mediante carta di credito attraverso l’uso di un linck specifico fornito da sumup che verrà inviato via messaggio/whatsapp.
Per tutela personale e dello psicologo specialista verrà richiesto di compilare il consenso informato, che sarà da restituire firmato via mail all’indirizzo dr.bottasini@gmail.com responsabile dello studio psicologo Milano.

L’efficacioa dei risultati della psicoterapia cognitivo comportamentale online la potete trovre  qui:

Un importante articolo  che racchiude risultati di molteplici  studi scientifici
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28213341

Le conslusioni dicono dell articolo sono :

CONCLUSIONS:   These results provide evidence that Web- and computer-based stress-management interventions can be effective and have the potential to reduce stress-related mental health problems on a large scale.”

” CONCLUSIONI: questi risultati  forniscono l’evidenza che gli interventi via web e computer per la gestione dello stres possono essere efficaci e hanno il potenziale di ridurre lo stress dei problemi mentali su larga scala.”

Invitation!

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Attacchi d’Ansia: come gestire l’ansia e il panico

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Se soffri di attacchi d’ansia, la senti fuori controllo e non vuoi essere piu sopraffatto da quest’emozione insieme possiamo provare a trovare la tua soluzione. Sono la psicologa Valentina bottasini, mi occupo di gestire l’ansia nei mie clienti. Se vuoi parlarne in una seduta individuale clicca qui

Un altra soluzione sono gli incontri di gruppo per comprende cosa ci succede ed imparare nuove tecniche pronte all’uso per gestire l’ansia.

“Ho continui attacchi d’ansia, non riesco a gestirli!”

Capita spesso che gli attacchi d’ansia ci colpiscano senza preavviso e la sensazione di perdere il controllo prenda il sopravvento, talvolta fino ad arrivare al panico.

Anche il corpo sente l’ansia. I sintomi fisici  si fanno sentire e variano di caso in caso:

  1. Sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni, , dolore o fastidio al petto, sensazioni di svenimento
  2. Sintomi respiratori:  sensazione di soffocamento, sensazione di nodo alla gola
  3. Sintomi gastrointestinali: nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, diarrea, sindrome del colon irritabile
  4. Sintomi neuromuscolari: sensazione di sbandamento (gambe traballanti), tremore, rigidità, parestesie (sensazione di torpore e formicolio), contratture, tensione muscolare, debolezza e affaticabilità
  5. Sintomi neurologici: vertigini, sensazione di “testa vuota” o leggera, sensazione di sbandamento, tremore,) e vampate di calore
  6. Sintomi dermatologici: orticaria, rossore o pallore del volto, iperidrosi (eccessiva sudorazione)
  7. Sintomi urinari: impulso improvviso ad urinare, aumento della frequenza dell’orinazione.

L’ansia come gli attacchi d’ansia derivano dalla sensazione costante  di una minaccia di un pericolo imminente, per questo si hanno pensieri ossessivi, e si tende a rimuginare molto, si è irrequieti o iperattivi, si ha difficoltà a concentrarsi sulle cose.

Spesso chi è una persona ansiosa ha difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il sonno senza svegliarsi.

Gli attacchi d’ansia possono essere gestiti co la terapia cognitivo comportamentale  ha dimostrato scientificamente la sua efficacia. Nelle mie sedute integro oltre alle tecniche cognitivo comportamentali la psicoterapia focalizzata sulle emozioni e la psicoterapia metacognitiva.

Immagina di tornare a sentirti in controllo e non totalmente sopraffatto. E’ possibile.

Gli incontri sono aperti a tutti previa prenotazione  per via telofonica  al 3333977762 o mail a dr.bottasini@gmail.com

PER ULTERIOI INFORMAZIONI NON ESITATE A CONTATTARE anche via whatsapp.

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Senso di colpa o vergogna riconoscere le differenze

Senso di colpa o vergogna

Senso di colpa e la vergogna pur essendo due emozioni che si rifanno a concetti morali, sono emozioni assai differenti.

Proviamo a pensare quando mi sono sentito in colpa l’ultima volta? Come ho espresso questo sentimento verbalmente? “Mi sento in colpa per aver ……” probabilmente è questa l’espressione che avrete utilizzato.

Invece la vergogna come vi è capitata di raccontarla? “ mi sono vergognato di essere……”

Differenze tra senso di colpa e vergogna

Il senso di colpa fa riferimento a qualcosa di specifico che si è fatto di sbagliato, quindi ad un azione in particolare es “mi sento in colpa per aver mentito l’altro giorno”

Senso di colpa, vergogna, psicologo milano psicologa milano psicoterpaia psicoterpaia cognitivo comportamentale emozioniLa vergogna invece è un emozione che mette in discussione una parte di sè del proprio essere es “ mi vergogno di essere un mentitore” in questo caso mi giudico non per la singola azione ma per una parte nucleare di me stesso quindi nelle esempio riportato esprimento di essere sono un mentitore mi sto anche giudicando una una brutta persona in generale.

Il senso di colpa se non schiacchiante è un’emozione positiva che permette alla persona di realizzare di aver fatto qualcosa di sbagliato, ed aiuta a reagire in modo propositivo per rimediare quanto fatto.

La vergogna al contrario meno frequentemente ha un connotato positivo, infatti quando siamo convinti di essere sbagliati per qualche motivo pensiamo anche di non poterci fare nulla di essere fatti cosi. La vergogna si vive più frequentemente in solitudine, si tende a cercar di passar inosservati o a voler essere trasparenti in molte o alcune situazioni.

Per di piu una vergogna profonda puo generare anche rabbia, rabbia per il semplice fatto di vergognarsi di come si è e di non saper cambiare quell’aspetto nucleare di noi stessi che non riusciamo o pensiamo di non poter cambiare.

Se sei interessato all’argomento e desideri maggiori informazioni su come superare queste emozioni lascia un commento o scrivimi all’indirizzo dr.bottasini@gmail.com

Chiedere è vergogna di un momento, non chiedere è vergogna di una vita.

Proverbio giapponese

Potete prenotare un appuntamento presso  lo studio Psicologo Milano compilando il form he trovate sulla pagina iniziale oppure contattandomi  via sms o telefonicamente al numero

Tel: 331-3997717

Ricevo su appuntamento a Milano centro nello studio di:
Via Vincenzo Monti n.26,
Piazzale Damiano chiesa 11
dalle ore 8.00 alle 22.00

Rimuginare, Penso Continuamente

 Non riesco a smettere di pensare

Non so più che fare… Non faccio altro che rimuginare sulle cose, non sono capace di non pensare!”

Rimuginare significa pensare e ripensare continuamente alle cose, in particolare alle cose negative o a situazioni che ci preoccupano molto o ci stanno a cuore. Spesso si fa fatica a controllare i propri pensieri che sembrano impadronire la nostra mente. Quando il rimuginio prende il sopravvento non si riesce a concentrarsi su altro o su aspetti piacevoli della vita.  Molto frequentemente nel tentativo di non pensare si tenta di distrarsi o si cercano rassicurazioni per le proprie paure negli altri, purtroppo questi tentativi di controllare il rimuginio nel lungo termine non funzionano.

il rimuginio

Il rimuginio si può definire come una forma di pensiero negativo, ripetitivo e improduttivo che quasi sempre ma non solo si accompagna all’ansia.
Generalmente chi tende ad avere questo tipo di pensiero ricorrente sa benissimo che non serve a nulla continuare a pensare sempre alle stesse cose ma non riesce a farne a meno, qualcuno arriva anche alla convinzione che non si possa avere controllo sul proprio rimuginio e proprio per questo temono che prima o poi impazziranno. Altri ritrovano nel rimuginare una prova della propria debolezza poichè gli impedisce di prendere delle decisioni.

Chi rimugina non raggiunge mai la soluzione del problema e continua ossessivamente a cercarla!

Il rimuginio diventa problematico quando ci si preoccupa ripetutamente su un evento futuro e si hanno pensieri negativi. Per esempio, pensieri tipo “La mia presentazione potrebbe non andare bene” “ potrei sbagliare” “ se non riuscissi ….. allora….” possono diventare ripetitivi e portare a pensieri negativi su di sé come “Non ce la farò mai”, “mi vedrebbro male”, “ sono inadeguato”.
Una aspetto che alimenta il rimuginio e che non permette di smettere di pensare potrebbe essere espresso cosi “

Se penso molto a tutto quello che potrebbe accadere e mi impegno a prevedere tutti i possibili disastri futuri, sarò in grado di impedirli. E se dovessero realmente accadere, sarò più preparato ad affrontarli”.

Come Smettere di rimuginare

La Psicoterapia Cognitivo comportamentale (e quindi lo psicoterapeuta specializzato), si è rivelata, specialmente negli ultimi anni, molto efficace nell’affrontare questa problematica come dimostrano molti studi scientifici.
Se desiderate avere maggiori informazioni su come si può affrontare e gestire contattatemi all’ indirizzo mail dr.bottasini@gmail.com

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Vergogna un’emozione da gestire

La vergogna è un’emozione complessa che permea passato, presente e futuro. La sua rilevanza è tale che, se vissuta in modo intenso e cronico, può essere paragonata a gravi malattie organiche.

Questa emozione coinvolge l’intero organismo, influenzando il versante psicologico, emotivo, relazionale e spirituale. La sua presenza contaminante modifica la percezione di ciò che è positivo o negativo nell’ambiente circostante.

In un percorso individuale, avrai l’opportunità di esplorare in profondità e affrontare la vergogna, gestendo le sue implicazioni sulla tua vita, salute mentale e benessere. Se sei interessato puo vedere le mie disponibilità sul calendario degli appuntamenti

.Vergogna, psicologo milano, gestione emozioni, nascondere le emozioni colpa terapia cognitivo comportamentale psicoterapia Quando ci vergogniamo desidereremmo scomparire dallo sguardo altrui, oppure vorremmo tanto far sparire quel aspetto che giudichiamo sbagliato di noi stessi. Potremmo descriverlo come un senso di nudità, un essere stati scoperti per qualcosa che si è commesso o per quel che si è.

La vergogna come emozione

L’emozione della vergona è spesso accompagnata da pensieri di inferiorità e dal timore di essere giudicati negativamente, dall’essere diversi da come si vorrebbe, tant’ è che se condiamo la vergogna con una scarsa autostima, si corre il pericolo di una minaccia alla propria identità, ma anche di un isolamento sociale, relazionale e comunicativo che in un secondo momento potrebbe essere accompagnato da episodi d’ansia e depressione.

Vergognarsi è importante e normale, va ricordato infatti che quest’emozione è universale, lo stesso Darwin ne ha parlato nel 1872 nel suo libro “ L’espressione delle emozioni negli uomini e negli animali”

A cosa serve la vergogna

È anche grazie a quest’emozione che siamo in grado di provare empatia, provate a pensare alla frase “ mi vergogno per lui”, cosa ci dice? Prima di tutto che ci siamo immedesimati nell’altro, quindi che siamo empatici, ma ci informa che qualcosa ad esempio un azione, un comportamento o un tratto fisico è inadeguato nella situazione.

La vergogna è stata definita anche come l’emozione dell’autoconsapevolezza, in quanto è proprio essa che ci permette di assicurarci che nessuno venga a conoscenza di quegli aspetti di noi stessi “sbagliati” che potrebbero pregiudicare la nostra appartenenza ad un gruppo.

Un esempio è quando ci si vergogna di aver tradito, sappiamo e giudichiamo l’azione scorretta, e se scoperta pregiudicherebbe la relazione con l’altro.

La negatività e il criticismo sono condizioni che aumentano l’intensità della vergogna e spesso queste caratteristiche appartengono al nostro modo di essere, al modo in cui vediamo le cose. Per questo la vergogna diviene un’emozione che si subisce silenziosamente e che può divenire molto dolorosa.

Vergogna e Psicoterapia

La psicoterapia è un mezzo molto potente che non ha la pretesa di cambiarci radicalmente ma che dà la forza attraverso l’introspezione di trasformare questa come altre emozioni in una risorsa per vivere al meglio la vita.

Lo psicologo ma soprattutto lo psicoterapeuta attraverso le sue competenze specialistiche vi aiuterà ad esplorare il vostro vissuto, le cicatrici che questa o altre emozioni hanno lasciato. In particolare la terapia cognitivo comportamentale ( quella utilizzta presso il nostro studio Psicologo a Milano) si avvale non solo dell’ascolto ma di tecniche comportamentali efficaci per affrontare la difficoltà.

La psicoterapia è da considerare un viaggio non solo per la mente ma anche per il corpo che cambia con le emozioni che si vivono. Pensando proprio alla vergogna come disegnereste il vostro corpo che sperimenta questa emozione?

Affrontare un percorso in cui si parla di ciò di cui ci vergognamo è il primo passo per tornare ad essere padroni di sè, smettere di viver in solitudine quest’emozione e trasformarla in qualcosa di attivo!

È volersi bene.

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