La vergogna è un’emozione complessa che permea passato, presente e futuro. La sua rilevanza è tale che, se vissuta in modo intenso e cronico, può essere paragonata a gravi malattie organiche.
Questa emozione coinvolge l’intero organismo, influenzando il versante psicologico, emotivo, relazionale e spirituale. La sua presenza contaminante modifica la percezione di ciò che è positivo o negativo nell’ambiente circostante.
In un percorso individuale, avrai l’opportunità di esplorare in profondità e affrontare la vergogna, gestendo le sue implicazioni sulla tua vita, salute mentale e benessere. Se sei interessato puo vedere le mie disponibilità sul calendario degli appuntamenti
.Quando ci vergogniamo desidereremmo scomparire dallo sguardo altrui, oppure vorremmo tanto far sparire quel aspetto che giudichiamo sbagliato di noi stessi. Potremmo descriverlo come un senso di nudità, un essere stati scoperti per qualcosa che si è commesso o per quel che si è.
La vergogna come emozione
L’emozione della vergona è spesso accompagnata da pensieri di inferiorità e dal timore di essere giudicati negativamente, dall’essere diversi da come si vorrebbe, tant’ è che se condiamo la vergogna con una scarsa autostima, si corre il pericolo di una minaccia alla propria identità, ma anche di un isolamento sociale, relazionale e comunicativo che in un secondo momento potrebbe essere accompagnato da episodi d’ansia e depressione.
Vergognarsi è importante e normale, va ricordato infatti che quest’emozione è universale, lo stesso Darwin ne ha parlato nel 1872 nel suo libro “ L’espressione delle emozioni negli uomini e negli animali”
A cosa serve la vergogna
È anche grazie a quest’emozione che siamo in grado di provare empatia, provate a pensare alla frase “ mi vergogno per lui”, cosa ci dice? Prima di tutto che ci siamo immedesimati nell’altro, quindi che siamo empatici, ma ci informa che qualcosa ad esempio un azione, un comportamento o un tratto fisico è inadeguato nella situazione.
La vergogna è stata definita anche come l’emozione dell’autoconsapevolezza, in quanto è proprio essa che ci permette di assicurarci che nessuno venga a conoscenza di quegli aspetti di noi stessi “sbagliati” che potrebbero pregiudicare la nostra appartenenza ad un gruppo.
Un esempio è quando ci si vergogna di aver tradito, sappiamo e giudichiamo l’azione scorretta, e se scoperta pregiudicherebbe la relazione con l’altro.
La negatività e il criticismo sono condizioni che aumentano l’intensità della vergogna e spesso queste caratteristiche appartengono al nostro modo di essere, al modo in cui vediamo le cose. Per questo la vergogna diviene un’emozione che si subisce silenziosamente e che può divenire molto dolorosa.
Vergogna e Psicoterapia
La psicoterapia è un mezzo molto potente che non ha la pretesa di cambiarci radicalmente ma che dà la forza attraverso l’introspezione di trasformare questa come altre emozioni in una risorsa per vivere al meglio la vita.
Lo psicologo ma soprattutto lo psicoterapeuta attraverso le sue competenze specialistiche vi aiuterà ad esplorare il vostro vissuto, le cicatrici che questa o altre emozioni hanno lasciato. In particolare la terapia cognitivo comportamentale ( quella utilizzta presso il nostro studio Psicologo a Milano) si avvale non solo dell’ascolto ma di tecniche comportamentali efficaci per affrontare la difficoltà.
La psicoterapia è da considerare un viaggio non solo per la mente ma anche per il corpo che cambia con le emozioni che si vivono. Pensando proprio alla vergogna come disegnereste il vostro corpo che sperimenta questa emozione?
Affrontare un percorso in cui si parla di ciò di cui ci vergognamo è il primo passo per tornare ad essere padroni di sè, smettere di viver in solitudine quest’emozione e trasformarla in qualcosa di attivo!
È volersi bene.