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Depressione oTristezza? Cosa dice lo psicologo?

Che cos’è la depressione?

 definizione depressione, depresso, psicologo, psicologo milano, valentina bottasini,cosa non è la depressione psicologo milano psicoterapia cognitivo comportamentale pIl termine depressione è utilizzato per descrivere varie esperienze. Per molte persone essere depressi significa sentirsi tristi, abbattuti, delusi, distaccati e distanti o turbati. Una persona può provare queste emozioni senza  essere considerato clinicamente depresso. I sentimenti di tristezza,  sono generalmente brevi e non hanno un effetto sul normale funzionamento della persona.

La depressione clinica  è un emozione, uno stato  fisico e cognitivo intenso e di lunga durata, ed ha un significativo effetto nella vita di tutti i giorni della persona. Approssimativamente 1 su 5 almeno una volta ha avuto un episodio di depressione clinica nella sua vita.

Depressione e tristezza.  È molto importante distinguere la depressione dalla tristezza naturale che si prova dopo delle perdite come un lutto. Anche se il dolore associato ad una perdita è spesso intenso e di lunga durata, alcune emozioni sono sane in risposta alla perdita e permettono alla persona di adeguarsi alle nuove circostanze di vita. La depressione invece ha un significativo effetto rovinoso su molti aspetti della vita di una persona. È importante considerare le cause e gli elementi che mantengono la depressione per poi sostituire alcuni pensieri ed atteggiamenti per migliorare la depressione stessa. Questo potrebbe comportare  che una persona si avvicini agli stress della vita o  alle relazioni in modo diverso, recuperando l’autostima e la riconnessione con suoi valori.

Capire cosa NON è la depressione

È utile per le persone depresse capire che cosa è e non è la depressione. La depressione:

  • Non è qualcosa di cui vergognarsi o sentirsi in colpa.
  • Non è un difetto di carattere, un segno di debolezza, una mancanza di disciplina o di forza di volontà
  • Non è solo uno stato emotivo  da cui una persona può uscirne fuori con  uno schiocco di dita.
  • Non è permanente, aspetto assolutamente importante, le possibilità di recupero sono molto buone. Un certo numero di trattamenti psicologici e farmacologici (antidepressivi) sono efficaci, accessibili e facilmente reperibili.

Le cause della depressione

Il trattamento della Depressione

Consigli su come aiutare a gestire sintomi della depressione

Dr.ssa Valentina Bottasini
Psicologa Clinica
Studio Psicologo a Milano
www.psicologoamilamo.com

Di quanto sonno ho bisogno?

Quante ore devo dormire per notte?

Passiamo circa un terzo delle nostre vite dormendo. Il sonno non è semplicemente un “time out” dalla nostra vita diurna. Gli esperti hanno mostrato come una parte del cervello è estremamente attiva durante il sonno.  Le diverse  attività cerebrali durante la notte sono importanti per rinnovare la nostra salute mentale e fisica di ogni giorno.

 Il sonno non è uguale per tutti. Vi sono ricerche genetiche che dimostrano che esistono delle persone che  funzionano molto bene anche con meno di 5-6 ore di sonno per notte. I brevi dormitori generalmente non hanno bisogno di riposini  o di caffeina per stre svegli tutto il giorno, al contrario di molti di noi che possono essere funzionali con 6 ore di sonno ma che fanno  poi ricorso a caffeina o sonnellini pomeridiani.

Uno studio pubblicato su Sleep  ha mostrato che chi dorme meno delle 7-8 ore raccomandate dal proprio fabbisogno fisiologico, ha una riduzione delle funzioni cerebrali,  e facilita un rapido invecchiamento del cervello. Lo studio condotto dall’isituto americano per l’invecchiamento, ha mostrato come chi ha un sonno che varia dalle 7-8 ore ha un declino piu rapido della memoria, delle abilità di ragionamento e di vocabolario ripsetto a coloro che mantengono un sonno regolare che consite in 7-8 ore di sonno per notte.

Come si fa  sapere di quanto sonno si ha bisogno?

La prima volta che capita di poter dormire quanto si vuole per una settimana, come ad esempio in vacanza,  si va a dormire senza puntare la sveglia e  si dorme il piu possibile per poi svegliarsi naturalmente.  Dopo un po di giorni, dopo aver recuperato il sonno arretrato si inizierà a dormire lo stesso numero di ore per notte. Quando ci si sveglierà sentendosi alletri, svegli e foalizzato  e non si avrà sonno per tutta la giornate allora si avrà trovato il proprio bisogno di sonno naturale. Il segreto poi è assicurarsi di ottenere lo stesso numero di ore di sonno una volta terminata la vacanza.

Dr.ssa Valentina Bottasini
Psicologa Clinica

Studio “Psicologo a MIlano”
www.psicologoamilano.com

Sonno, Fame e Chili in Più

Il sonno e i KG in più e tanta fame

Molte persone non sono a conoscenza della relazione esistente tra il sonno e il peso.

Ecco cosa succede quando si hanno notti inosnni o quando si dorme meno del necessario.

Quando si è deprivati di sonno il corpo riduce il livello dell’ormone leptina, il quale inibisce/ riduce l’appetito mentre aumenta il livello dell’ormone grelina, che stimola l’appetito. Questa è la ragione per cui tendiamo a magiare più carboidrati quando abbiamo avuto una notte insonne, o non abbiamo avuto una buona notte di sonno.

Un sonno scarso può essere causa o contribuire a danneggiare la regolazione del livello di glucosio, di insulina e di cortisolo che sono coinvolti nel controllo del peso.  Un recente studio fatto in New Jearsey con 260 adolescenti ha mostrato che vi è un aumento del 50% dell’aumento del desiderio di Snack o carboidrati quando si sperimenta sonnolenza diurna.  Questi dati sono testimoni di come il sonno e il peso siano strettamente correlati. Mantenere una buona igiene del sonno e seguire delle regole per migliorarare la qualità del sonno per evitare problemi di insonnia è molto importante

I problemi del sonno sono spesso comuni nelle persone in sovrappeso. Essere sovrappeso è uno dei fattori di rischio per sviluppare apnee notturne. Un dato riporta che circa il 40 % di chi è sovrappeso tendenzialmente  ha anche  delle apnee notturne. Le apnee notturne  portano spesso a  sperimentare numerosi risvegli notturni o ad avere un sonno di bassa qualità e quindi non ristoratore. Comunemente se non si conoscono i disturbi del sonno, i risvegli notturni vengono interpretati come insonnia.

Se si hanno già dei problemi del sonno, la possibilità di aumentare di peso aumenta e la difficoltà a perdere peso diventa maggiore nel caso si sia già in sovrappeso. La qualità del sonno ha un impatto sul nostro peso, è molto importante non sottovalutare la qualità del nostro sonno, ricordiamoci che il sonno occupa circa 1/3 della nostra vita! Stanotte consideriamo l’idea di dormire qualche ora in più anziché concederci più dessert del dovuto!

Dott.ssa Valentina Bottasini
Psicologo Clinico
Studio “Psicologo a Milano”
www.psicologoamilano.com